giovedì 18 settembre 2008

Bonobo power!

Sabato pomeriggio io e la mia dolce metà di pane siamo state a Milano un po' per fare due passi, un po' per comprare le Lomo photo-clip (lei) ed il cd dei Juan Mordecai (io). Naturalmente non abbiamo trovato nulla...
In compenso però in Feltrinelli ho comprato in super-offerta l'ultimo lavoro di Caparezza: "Le dimensioni del mio caos".
E' da due giorni che con piacere prendo la macchina per andare a lavorare, perchè così ho l'opportunità di ascoltare per bene il cd e devo dire che ad ogni passaggio le canzoni si fanno sempre più emozionanti.
Si tratta di un concept album: è la storia di Ilaria, catapultata dal '68 ai giorni nostri a causa di un varco spazio-temporale generato dal Capa per aver sfasciato una Fender Stratocaster dentro l'amplificatore.

Sicurezza sul lavoro, precariato, inquinamento ambientale, mercificazione del sesso, superficialità delle nuove generazioni, reazionismo storico... anche in questo lavoro Caparezza affronta tematiche sociali importanti e troppo spesso trattate con leggerezza o addirittura taciute.
Riporto integralmente il testo di "Bonobo power": scimmie non "contaminate" dalle convenzioni tipicamente umane, come quella religiosa e quella sessuale.

"Vive in comunità estremamente pacifiche in cui maschi e femmine hanno pari diritti e dignità non sa cosa sia la competizione e condivide le risorse con tutti in maniera equa non conosce la guerra l'assasinio e la violenza, insomma stando a come si comporta il Bonobo: la scimmia è l'evoluzione dell'uomo.

Per il bonobo il sesso è alla base dei rapporti sociali, si accopia sia con etero che con omosessuali davanti a cibo i bonobo prima fanno un orgia e dopo mangiano senza mai litigare il bonobo non è agressivo è sessualmente appagato, non discrimina il diverso non va al family day...la scimmia è l'evoluzione dell'uomo

RIT. Bonobo Power evolvin society we improve the community and human eat the banana bonobo power abscence of authority no more cruelty we just play and come with love and human sucks

Durante i bombardamenti della seconda guerra mondiale i bonobo dello zoo di hellaburn morirono di spavento alle altre scimmie non accadde nulla, il bonobo è stato cacciato, sterminato, censurato il bonobo è una pericolosa alternativa sociale dimostra che in natura esiste l'omosessualità e che l'uomo è agressivo perchè sessualmente represso e soprattutto che l'unico vero modo per vivere in pace è giocare mangiare ed accopiarsi alla faccia di religiosi, intelletuali e politici ben pensanti.

RIT. Bonobo Power evolvin society we improve the community and human eat the banana bonobo power abscence of authority no more cruelty we just play and come with love and human sucks"

mercoledì 17 settembre 2008

Stasera prendo appunti!

Da questa sera ricomincio a studiare!
Mi sono iscritta al corso "Tecniche di ripresa video-cinematografica" con il grande desiderio (e l'umiltà) di imparare un mestiere nuovo.
Sulla carta il corso si presenta bene: una buona dose di teoria da applicare ad esercitazioni pratiche tra le quali (e già sbavo per la felicità) sono comprese riprese con steadycam e con carrello.
Non mi aspetto di certo di diventare una versione al femminile di Stanley Kubrick, ma non posso nemmeno tenere legati a questa sedia d'ufficio i miei sogni...



Mi piacerebbe trovare le pellicole per la vecchia cinepresa anni settanta dei miei genitori ed utilizzarla per qualche cortometraggio effetto "vintage"...

Ne avrei già in mente il cast....

lunedì 15 settembre 2008

Arrivederci fratello mare

Ed ecco ce ne andiamo come siamo venuti
arrivederci fratello mare
mi porto un po' della tua ghiaia
un po' del tuo sale azzurro
un po' della tua infinità
e un pochino della tua luce
e della tua infelicità.

Ci hai saputo dir molte cose
sul tuo destino di mare
eccoci con un po' più di speranza
eccoci con un po' più di saggezza
e ce ne andiamo come siamo venuti
arrivederci fratello mare.

[Nazim Hikmet]

giovedì 11 settembre 2008

Ci vuole Karma..


Complice l'aperitivo di stasera con la Simo mi ritrovo a pensare ai Karma, gruppo italiano rock/grunge di cui eravamo entrambe sfegatate fans durante l'adolescenza.

Mi viene un po' da ridere a pensare che, mentre imperversava la follia collettiva delle nostre coetanee per il fenomeno Take That, noi si correva dietro a questi milanesi semisconosciuti. Sono ancora vivi i ricordi delle chiacchiere scambiate con Pacho in merito alla nostra voglia di formare un fan club, la bigiata da scuola per andare a Milano ad assistere alla trasmissione di Videomusic che li vedeva ospiti, la corsa in motorino per andare a comprare il secondo album, il dispiacere del loro scioglimento dopo pochi anni...

Era il 1994 quando venne pubblicato dall'etichetta Ritmi Urbani l'omonimo debut album dei Karma, nel frattempo il grunge dei Nirvana, dei Pearl Jam e dei Soundgarden aveva ampiamente preso piede anche in Italia.
Più vicini come sonorità a mio avviso ai Pearl Jam che non agli altri gruppi di Seattle, la musica dei Karma traeva ispirazione dalle sonorità psichedeliche degli anni settanta. 

Googolando scopro che nel 2007 è uscito “Songs of flesh and blood”  dei Juan Mordecai, sideproject nato dalle menti di David Moretti (cantante) e Andrea Viti (bassista) e che vede impegnati anche tutti gli altri membri dei Karma. 

"Songs of Flesh and Blood ricorda per concezione i supergruppi californiani "aperti" di fine anni 60 e le Desert Sessions di epoca stoner. La perizia strumentale di questa "comune" rock suscita una gran voglia di vederla dal vivo. (ROLLINGSTONE - disco del mese)"

Ciliegina su questa già succulenta torta, nell’aria si vocifera di una reunion ufficiale della band…

Quindi, riassumendo: 
1) domani andrò a comprare il cd dei Juan Mordecai;
2) al prossimo concerto che terranno in zona non mancherò assolutamente;
3) faccio qualche preghierina al dio della musica per far ripubblicare i vecchi cd dei Karma (da sostituire alle mie cassettine smagnetizzate).


http://www.myspace.com/ilcerchiodelkarma
http://www.myspace.com/juanmordecai

lunedì 8 settembre 2008

Strange days

Fantascienza, thriller, noir, action movie.

E' un'impresa ardua cercare di banalizzare Strange Days in un solo genere cinematografico, agilmente riesce a liberarsi dalle strette maglie della rete della moderna esigenza di etichettare tutto.


Uscito sul grande schermo nel 1995, è diretto da Kathryn Bigelow, tornata dietro la macchina da presa a distanza di quattro anni da quello che resterà a tutt’oggi il suo film di maggior successo, Point Break.


Sono strani giorni in una "futuristica" Los Angeles, gli ultimi del 1999, gli ultimi del millennio. Ore governate dalla violenza e dal caos generatosi in seguito alla rivolta scoppiata per l'assassinio del rapper Jerico One, leader del movimento per la difesa dei diritti delle persone di colore. Ore di terrore collettivo per l'avvicinarsi del previsto millennium bug, il collasso totale dei sistemi informatici e la crisi economica che ne conseguirebbe.


Lenny Nero (Ralph Fiennes) è un ex poliziotto passato dall'altra parte della barricata: ora è uno spacciatore di Squid, la nuova droga che, con l'utilizzo di un apparato collegato direttamente alla corteccia cerebrale, consente di rivivere attraverso delle clip video situazioni ed emozioni vissute da altri.


Lenny, oltre a spacciare, è anche dipendente dallo Squid, attraverso il quale trova l'unico modo per poter rivivere i momenti felici della sua storia ormai sepolta con Faith (Juliette Lewis).
La sua vita viene stravolta quando si vede recapitare una clip "black jack", nella quale è ripresa la morte della sua amica Iris. Con l'aiuto dell'amica Mace (Angela Basset) si metterà sulle tracce dell'assassino...


Lenny continua a vivere solo attraverso i ricordi di un passato che non riesce a lasciarsi alle spalle. Non esiste il futuro, non esiste il presente. La sua amica Mace è costretta ad urlarglielo in faccia:

"Guarda.Questa è la tua vita. Qui. Ora. Tempo reale. Mi hai sentito. Tempo di vissuto reale non di playback. Riesci a capirmi?... Queste sono emozioni usate. E' ora di scambiarle con altre cose. I ricordi sono fatti per svanire Lenny. Sono fatti così per una ragione ben precisa."

Quante volte succede di attaccarsi al passato per evitare di affrontare il presente? Quante volte risulta più semplice crogiolarsi in un dolore che ormai è diventato abitudine piuttosto che rimettersi in gioco e rischiare nuove ferite? A quanti è capitato?

Il finale del film cambia registro: tornano i colori con un'esplosione di coriandoli a festeggiare il nuovo anno dopo le ambientazioni in notturna di tutta la parte precedente; la musica si fa dolce con "Fall in the light" di Lori Carson (bellissima tutta la colonna sonora, sempre in sintonia con le immagini); Lenny alza lo sguardo e trova le forze per iniziare finalmente a vivere il suo presente...e chissà come sarà il futuro!



Curiosità:

la Marvel ha pubblicato tra dicembre 1995 e

gennaio 1996 un fumetto tratto dal film.